Ai sensi della DGR 1000/2024, art. 5.1, i proprietari o conduttori di fondi agricoli situati all’interno del territorio dell’ATC VT2 in presenza di danni alle colture o forte pressione faunistica possono partecipare alle attività di controllo del cinghiale previste dal Piano Regionale PRIU 2025–2029. Tali soggetti, se in possesso dei requisiti richiesti o tramite delega a selecontrollori abilitati, possono richiedere l’attivazione di interventi sui propri fondi per contenere i danni alle coltivazioni o agli allevamenti. L’intervento deve essere comunicato preventivamente all’ATC e alla Polizia Provinciale, indicando data, modalità, localizzazione e numero presunto di capi da abbattere o catturare. È inoltre richiesta l’indicazione delle coordinate geografiche della postazione di tiro per garantire la sicurezza e la corretta gestione operativa. I capi abbattuti dovranno essere sottoposti all’esame della trichinella (laboratorio IZSLT - ASL)
Per avviare la procedura, è necessario trasmettere all’ATC e alla Polizia Provinciale di Viterbo:
- Modulo richiesta attivazione intervento di controllo (PDF);
- Copia di un documento di identità e Fascicolo Aziendale;
- Coordinate geografiche, dati catastali del fondo e tipologia di coltura e ogni altra informazione richiesta riportata sul modulo
- Dati anagrafici, iscrizione albo regioanle selecontrollori cinghiale e codice fiscale del selecontrollore delegato (se indicato).
·Ritiro delle fascette
Una volta valutata la documentazione, l’ATC comunicherà all’interessato che potrà ritirare le fascette presso la propria sede di Viterbo e solo previo appuntamento (per consentire la corretta predisposizione e registrazione delle stesse).
Il selecontrollore dovrà rendicontare uscite e abbattimenti all’ATC e alla Polizia Provinciale. Inoltre, dovrà restituire le fascette non utilizzate su richiesta dell’ATC.
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